Sarai stato bombardato anche tu periodicamente da questo fantastico consiglio: “Devi farti un budget! Segna tutte le spese! Dal caffè al bar al pieno di benzina, tutto!”.
G. a. c.. Grazie Al C***.
Quanto sono riuscito a tenere sto benedetto diario delle spese? Massimo due settimane. Poi mi rompevo le palle a segnare ogni singolo euro e mollavo tutto. E so di non essere l’unico.
Ok, forse qualcuno che lo fa davvero esiste. Magari questo qualcuno sei tu. Nel caso: ti stimo, fratello.
Ma io non ci riesco.
Il problema non è che sono pigro. Il problema è che il budgeting classico è un sistema che in pochi riescono a seguire perché è troppo complicato e time-consuming per quello che ti dà in cambio.
Da quando ho letto l’idea del Conscious Spending Plan di Ramith Sethi – dal suo libro I Will Teach You To Be Rich del quale ho già fatto una recensione – la mia idea di budget è cambiata radicalmente. Non perché sono diventato milionario, ma perché ho smesso di arrivare a fine mese chiedendomi “dove cazzo sono finiti tutti i soldi?”
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Le solite premesse
Sono dirigente scolastico, ho un bimbo piccolo e tempo libero pari a zero. Mia moglie fa la docente. Entrambi dipendenti pubblici con stipendio fisso. Non siamo ricchi di famiglia, viviamo dei nostri stipendi più che decenti e ciò che vi racconto qui riflette la nostra situazione specifica.
Non sono un consulente finanziario. Le mie percentuali, le mie scelte e i miei numeri potrebbero non andare bene per te. Il tuo reddito, le tue priorità e la tua situazione familiare sono diverse dalle mie, per cui ragiona con la tua testa.
Detto questo, se anche tu sei stufo di non sapere esattamente dove vanno a finire i tuoi soldi ogni mese, ma non hai le palle di segnarti ogni singola transazione su un file excel, forse questo articolo fa per te.
I problemi del budget classico
Il budgeting classico ha tre problemi principali:
- È un rottura di palle infinita. Ti devi segnare tutto, ma proprio tutto. Il caffè (1,20€), la benzina (67,42€), la spesa (112,18€), il parcheggio (1,50€). Ogni giorno. Per mesi. Per anni. Chi cazzo ce la fa? Per cui, dopo due settimane molli tutto e torni ad andare a caso, solo che ora ti senti anche in colpa perché “non riesci neanche a fare un budget”.
- Ti fa riflettere solo sul CONSUNTIVO. Cioè su quello che hai già speso. Ma a che serve sapere che questo mese hai speso 847€ di cene al ristorante (cavolo se te piace magnà…) se non sai se sono tante o poche rispetto a quello che ti puoi permettere?
- Non ti dice come devi SPENDERE/INVESTIRE. Il budget classico ti aiuta a tracciare le spese, ma non ti dice: “Ok, hai 3.000€ di entrate, ecco come dovresti allocarli”. Insomma, la direzione delle tue uscite non è chiara. No, no.
Il Dott. Sethi dice:
Everyone teaches you how to save. But almost nobody teaches you how to spend.
C’ha ragione…
Che cos’è il Conscious Spending Plan di Ramit Sethi
Il Conscious Spending Plan non è il classico budget. È un sistema di allocazione preventiva del denaro che parte dal calcolo del Patrimonio Netto (Net Worth) e poi si concentra su quattro categorie principali. Per ognuna di queste, Ramith Sethi suggerisce un’ipotesi di allocazione “di base” in percentuale rispetto alle entrate. Naturalmente le percentuali possono variare tantissimo rispetto alla situazione finanziaria di ciascuno.
Si parte dal patrimonio netto: la fotografia della tua situazione finanziaria reale, quanto “vali” dal punto di vista finanziario. E non ti offendere, non stai abbassando tutto alla dimensione “soldi”, è solo un utile punto di partenza.
Formula semplicissima del patrimonio netto: tutto quello che possiedi (casa, macchina se ha valore, soldi sui conti corrente, investimenti, fondi pensione etc.) MENO tutti i tuoi debiti (mutuo, prestiti, etc.).
Es.: se hai una casa da 200.000€, 25.000€ sui conti e 25.000€ di investimenti, ma devi ancora 120.000€ di mutuo, il tuo patrimonio netto è 130.000€, cioè 200.000+25.000+25.000-120.000. Questo numero in teoria ogni mese dovrebbe crescere (cioè dovrebbero crescere i risparmi e gli investimenti e diminuire i debiti) e quindi ti dice se stai andando nella direzione giusta o se stai affondando.
Una volta che hai chiaro da dove parti, e dopo esserti segnato le “entrate” del mese, puoi organizzare le tue “uscite” in quattro categorie:
Questo è quello che propone lui:
Categoria | Percentuale rispetto alle entrate | Cosa include |
---|---|---|
Spese fisse | 50-60% | Mutuo, bollette, spesa, trasporti, tutto ciò che DEVI pagare |
Investimenti | 10% | Fondi pensione, ETF, investimenti a lungo termine |
Obiettivi di Risparmio | 5-10% | Vacanze, spese prevedibili, obiettivi specifici a medio termine |
Guilt Free Spending | 20-35% | Spese per tutto il resto, senza sensi di colpa |
Spese fisse (50-60%): Tutto quello che DEVI pagare. Mutuo, bollette, spesa, benzina, nido. Roba che non puoi non pagare. In questa percentuale c’è anche l’ottimo consiglio di considerare sempre anche un 15% in più come buffer per le spese che non hai previsto.
Investimenti (10%): Soldi che investi per il futuro. Nel nostro italico caso (o almeno nel mio): fondi pensione e fondi di investimento. Parliamo di investimenti, non il conto corrente che ti rende lo 0,01% o il conto deposito dove, se vuoi, ci piazzi il tuo fondo di emergenza.
Obiettivi di Risparmio – in inglese “Saving Goals”, che fa molto più figo – (5-10%): Risparmi per obiettivi specifici a medio termine. Vacanze, macchina nuova, matrimonio, master. Roba che sai che dovrai pagare ma non subito.

Guilt Free Spending (20-35%): Tutto il resto. Cene fuori, vestiti, hobby, quello che ti pare. L’importante è che rimani dentro questa percentuale e non ti fai seghe mentali su ogni singola spesa.
Che differenza c’è col budget classico? Decidi PRIMA dove vanno i soldi, non DOPO dove sono andati. E una volta che hai rispettato le prime tre categorie, puoi darci dentro con la quarta senza sensi di colpa.
L’automazione è il cuore del sistema
Motli autori di finanza personale sono ossessionati da questa cosa dell’automazione, compreso Ramith Sethi. Hanno tutti fottutamente ragione.
Dovresti impostare bonifici automatici per le spese, investimenti e savings goals. Idealmente sul conto, una volta ricevuto lo stipendio, dovresti rimanere con la sola quota per il Guilt Free Spending.
Perché? Semplice: perché se devi decidere ogni mese “quanto risparmio” o “quanto investo”, prima o poi smetterai di farlo. Ti dirai “questo mese ho speso un po’ di più, ma il mese prossimo recupero”. E non recuperi mai. C’è sempre una buona scusa per rimandare risparmi e investimenti.
Con l’automazione, i soldi destinati a quelle categorie spariscono dal conto prima che tu possa spenderli per altro. Come non averli mai avuti. Ti rimane solo la parte per il guilt free spending, e con quella ti devi arrangiare. Sistema brutale ma efficace.
Naturalmente per alcune spese fisse è praticamente impossibile “programmare bonifici”, come la spesa al supermercato o le bollette. Ma il principio rimane, ed è: dove puoi automatizzare, fallo.
Il mio Conscious Spending Plan di settembre 2025 (numeri alla mano)
Ed ecco il mio Conscious Spending Plan. Può darsi che non te ne possa fregà de meno, ma magari a qualuno interessa un esempio – reale – con numeri veri, perché le percentuali astratte non servono a un cazzo. Questo “budget” è per nucleo familiare, cioè io e mia moglie (il pargolo conta come spesa e investimento naturalmente…). In un futuro articolo parleremo specificatamente di come gestire le finanze di coppia.
Patrimonio netto
Patrimonio netto: circa 230.000€
- Casa: 200.000€ (valore stimato)
- Conti correnti: 25.000€ circa (io e mia moglie insieme)
- Salvadanai digitali: 4.000€ (per saving goals)
- Fondi investimento + fondi pensione: 110.000€
- Mutuo residuo: poco meno di 110.000€
Entrate
Entrate mensili “base”. Nel prossimo mese, settembre 2025, non dovremmo ricevere entrate “extra”, per cui: 5.400€ netti.
- Io: 3.600 (Di lordo prendo quasi il triplo rispetto a lei che è docente. Il netto è esattamente il doppio. La magia della tassazione progressiva…).
- Mia moglie: 1.800€
Perché scrivo “base”? Perché ogni mese è diverso. A luglio mia moglie ha avuto il rimborso del 730. Ad agosto l’ho avuto io. A dicembre prendiamo la tredicesima. In un determinato momento dell’anno io prendo la retribuzione di risultato. Poi ogni tanto io ho qualche incarico aggiuntivo, lei pure. Comunque ipotizziamo che questo mese, settembre 2025, mentre scrivo, sia “normale”. Stipendio di base e basta.
Ecco come allochiamo questi 5.400€:
Spese fisse: ~50% (circa 2.600€)
- Mutuo: 520€
- Bollette: 300€
- Nido: 520€
- Carburante/macchina: 250€
- Smartphone a rate: 57€ (a tasso zero, non ha senso estinguerlo anticipatamente)
- Spesa al supermercato: 600€ (mannaggia se costano i pannolini…)
- Abbonamenti vari: 50€ (palestra, Netflix, YouTube Premium, Claude)
- Buffer spese impreviste: 350€ (il 15% in più che Sethi consiglia di aggiungere sempre)
Investimenti: 30% (1.500€)
Sethi consiglia almeno il 10%, noi riusciamo il 30%:
- Allianz Insieme: 500€ (io 300€, lei 200€)
- Fondo Espero: ci viene sottratto direttamente dal cedolino. Ti ho parlato del perché investiamo nei fondi pensione in questo articolo.
- Trade Republic (PAC su ETF): 1.000€ (700€ io sul fondo per noi due, 300€ lei sul fondo di nostro figlio).
Lo so, Ramith Sethi prevederebbe il 10% per gli investimenti, non il 30% come facciamo noi. Ma ricordati che quella percentuale in verità devi leggerla con una parola davanti: ALMENO. Per cui noi riusciamo a fare di più, e tanto meglio per noi.
Savings Goals: 9% (500€)
- Vacanze: 250€ (100€ io, 150€ lei)
- Master/università: 125€ (sono perennemente iscritto a qualcosa)
- Assicurazioni vita e macchina: 125€
Guilt Free Spending: ~16% (circa 875€)
Diviso equamente tra me e lei. Libri, CD, cene fuori, quello che ci pare. Senza sensi di colpa.
Anche in questo caso sembra che spendiamo poco, ma non è così. 875€ di spese “folli” non è assolutamente poco al mese, almeno per noi. Non ci facciamo mancare niente. Certamente, non ceniamo fuori tutte le sere e non andiamo sempre in ristoranti stellati. Ce la passiamo normalmente.
Perché il Conscious Spending Plan funziona (per me)
- È PREVENTIVO, non consuntivo: All’inizio del mese so esattamente quanto posso spendere in ogni categoria. Non devo tracciare nulla durante il mese, solo rispettare i limiti che mi sono dato.
- È AUTOMATIZZATO: Bonifici automatici per investimenti e savings goals + addebiti diretti sul conto per molte delle spese. I soldi si spostano da soli il 24 di ogni mese (riceviamo lo stipendio il 23) e il primo (per mutuo e la retta del nido). Meno decisioni da prendere, meno tentazioni di spendere quello che dovremmo investire.
- È REALISTICO: Non ti dice di vivere come un barbone. Ti dice chiaramente che puoi spendere X€ senza sensi di colpa, purché tu rispetti le altre categorie.
- È VELOCE: Due-tre sere al mese per aggiornare il foglio Excel. In teoria basterebbe una sera, ma mi piace smanettare con i numeri. Mia moglie naturalmente non mi sopporta per questo…
- È FLESSIBILE: In teoria il Conscious Spending Plan non nasce per essere aggiornato tutti i mesi, ma di fatto è così veloce da sistemare che non c’è problema ad aggiustare numeri e percentuali, e via.
Come implementarlo – 6 step
- Scaricati il template di Sethi da questo link: https://www.iwillteachyoutoberich.com/landing-conscious-spending/. Oppure usa Google Sheets e costruiscitene uno. Ti garantisco che quello di Sethi non è granché più complesso di come te l’ho spiegato. Anzi, magari se vuoi fartene uno tu partendo da 0 ti potrebbe venire pure meglio ed evitaresti di aggiustare quello dell’americano.
- Calcola il tuo patrimonio netto. Casa + risparmi + investimenti – debiti. Serve per capire da dove parti e per tracciare ogni mese come la tua situazione finanziaria migliori (o peggiori).
- Elenca tutte le tue entrate mensili. Stipendi, affitti, quello che ti entra regolarmente.
- Parti dalle percentuali di Sethi e aggiustale in base alle tue spese, investimenti e risparmi reali.
- Spese fisse: 50-60%
- Investimenti: 10% (se riesci, di più)
- Savings goals: 5-10%
- Guilt free spending: 20-35%
Per le spese un minimo di tracciamento (budget classico) lo devi fare, almeno per un mese o due, ma se non hai cose particolarmente complesse, di sicuro sai già quanto ti costa il mutuo/affitto, le bollete (spesa media mensile), la spesa (media), abbonamenti (etc etc). Per gli investimenti vedi quanto stai mettendo da parte adesso, oppure verifica a quanto corrisponderebbe il 10%, tanto per partire. Stessa cosa per i Saving Goals, i tuoi obiettivi di risparmio.
- Imposta gli addebiti diretti per le spese fisse (dove puoi) e bonifici automatici per investimenti e risparmi. Questo è fondamentale.
- Usa i “salvadanai digitali” della tua banca per i tuoi saving goals (vacanze, macchina nuova, assicurazioni etc.). Sono bonifici virtuali che alimentano questi sottoconti virtuali che ti aiutano psicologicamente a non toccare quei soldi. Rimangono sempre lì e li puoi spostare sul tuo conto principale con un clic. Questo servizio, almeno per BBVA e Banca Intesa, è gratuito.
Cosa fare coi mesi “anomali”
Quando hai entrate extra (bonus, rimborsi 730, tredicesime, eredità dello zio americano, etc), Ramith Sethi consiglia: 50% investimenti/savings, 50% guilt free spending.
Io non ho una regola fissa. Quando arrivano entrate extra, la prima cosa che faccio di solito è un bonifico sui fondi pensione (senza mai superare i 5.164,57€ annui) e uno sui fondi d’investimento su Trade Republic. Il resto (se ne rimane) lo spendo o lo accumulo per i saving goals (di solito per i viaggi), ma cerco di non tenere mai più di 25.000€ sui conti correnti.
Piuttosto li investo o me li sputtano.
Gli ostacoli del sistema
- L’automazione costa: mia moglie usa Banca Intesa e i bonifici automatici le costano. Soluzione: li fa manuali il 24 del mese. Tempo impiegato: circa 5 minuti. Io ho BBVA, me li fa gratis e in automatico.
- Non sempre l’interesse per fare tutto questo è condiviso con il partner: mia moglie è santa perché mi sopporta nelle svariate ore durante la settimana che impiego per parlarle di questioni di finanza (mi fa sìsì con la testa e non mi caga di striscio, ma almeno mi fa sfogare), ma soprattutto si fida e mi delega le scelte principali in tema finanziario. Comunque teniamo il budget su una cartella condivisa di Google Drive e ogni mese discutiamo brevemente su come impostarlo.
- I salvadanai digitali: La parte più difficile è far capire (anche a mia moglie) l’importanza di “mettere via preventivamente” invece di spendere tutto in una volta quando serve. È un cambio di mentalità. Certo, lo so che i soldi di fatto stanno sempre nel conto bancario per cui io stesso a volte mi domando se abbia senso fare questi passaggi. Ma col passare del tempo, ho capito che psicologicamente è molto importante.
- Sforare: Con il guilt free spending non ho mai problemi. Non sono un grande spendaccione: libri, CD, qualche argagno digitale ogni tanto. Certo, ci sono dei mesi in cui è inevitabile sforare, non tanto la quota del Guilt Free Spending, quanto la percentuale delle spese fisse. Ma è per questo che bisogna avere un buffer per le spese e soprattutto un fondo di emergenza (in questo periodo di tassi bassi io tengo circa 25.000€ sul conto corrente, ma ne riparleremo) e usarlo quando serve. Nei mesi successivi tendenzialmente risparmio e spendo meno (a volte sono costretto anche a investire di meno) proprio per rimpinguare il fondo di emergenza.
Per chi NON funziona questo sistema
- Se hai le pezze al culo, non perdere tempo col Conscious Spending Plan. Il tuo unico pensiero deve essere GUADAGNARE DI PIÙ. Cambia lavoro, chiedi un aumento, impara nuove skill, apri partita IVA. Trasferisciti. Quando hai pochissimi soldi, l’ottimizzazione non serve a niente.
- Se hai debiti importanti (escluso il mutuo sulla prima casa ed eventualmente la macchina), pensa prima ad estinguere quelli. Il budget o il Conscious Spending Plan vengono dopo.
- Se sei il tipo che vuole controllare ogni centesimo, questo approccio ti sembrerà troppo “largo”. Meglio continuare col budget tradizionale, se ci riesci.
Gli strumenti che uso davvero e risorse per approfondire
- Template: Quello di Sethi che trovi qui modificato da me su Google Sheets. Non ti posso condividere il mio, proprio perché ho solo modificato l’originale mantenendo intatta la struttura di Ramith Sethi. Per cui, diamogli il credito che si merita e scaricati la copia dell’excel dalla sua pagina.
- Banche per conti corrente e bonifici automatizzati: BBVA io e Banca Intesa lei.
- Investimenti:
- Trade Republic per i PAC su ETF (ne abbiamo aperto uno a nome io, e uno a nome di mia moglie, che idelamente è il fondo per nostro figlio)
- Allianz Insieme per il fondo pensione aperto e Fondo Espero per quello chiuso (vedi questo articolo su come gestire i Fondi Pensione)
- Podcast: The Bull, puntata 28 sul libro di Sethi
- Letture:
- il libro “I Will Teach You To Be Rich” di Ramith Sethi naturalmente;
- un suo articolo del blog, se non vuoi leggerti tutto il libro, https://www.iwillteachyoutoberich.com/conscious-spending-basics/;
- il mio articolo se vuoi una mia sintesi personale su 11 “lezioni”, tra cui il Consious Spending Plan, ma non solo, tratte dal libro;
Cosa ne penso dopo anni di utilizzo
Il Conscious Spending Plan funziona. L’unica variabile è quanto puoi permetterti di investire e risparmiare. Se guadagni 1.000€ al mese e sei da solo, magari la percentuale di investimenti sarà zero. E va bene così, l’importante è avere il controllo e sapere dove vanno i tuoi soldi, sperando di poter migliorare in futuro. Magari questa consapevolezza è proprio quello che ti serve per decidere di cambiare le tue prospettive finanziarie.
Non ho grosse critiche da fare al sistema di Sethi. È concreto, realistico e si adatta a qualsiasi situazione.
Continuerò a usarlo anche in futuro. Magari cambieranno le percentuali (più investimenti, meno spese fisse quando avremo finito il mutuo), ma l’approccio rimane valido.
Su una scala da 1 a 10, la mia gestione finanziaria è passata da un 4-5 a un 8 solido. Non sono diventato ricco, ma sono infinitamente più consapevole di dove vanno i miei soldi.
Disclaimer e limitazioni – di nuovo
Non sono un consulente finanziario. La mia situazione (dipendente pubblico, stipendio fisso, famiglia con un figlio) è specifica. I tuoi numeri e le tue priorità sono diverse. Penso di averti rotto le palle abbastanza con sto disclaimer no?
Ah, e se mai fossi ricco sfondato, una chiacchierata con un consulente professionale indipendente (che non ti vuole vendere prodotti bancari specifici) non ti farebbe male.
Ora tocca a te, scroccone di contenuti gratuiti: come fai tu il budget? hai mai provato il Conscious Spending Plan? Raccontamelo nei commenti e se hai critiche o domande specifiche sul mio approccio, spara pure.