Come funziona Feedly e i blog che vale la pena leggere – luglio 2025

Un blog nel 2025? Ma che cazzo dici, non siamo mica nel 2007! Nessuno legge più blog nel 2025!

Nessuno tranne me, e qualche altro orso che non si è ancora arreso all’era dell’attenzione dei 3 secondi, dei video verticali e dei contenuti spazzatura creati dall’IA.

Ah, per la cronaca: colleziono ancora CD e tengo gelosamente in un armadio ben chiuso un Nokia 3310. Sapevatelo.

Perché leggo ancora blog? Semplice: perché secondo me i blog – quelli veri, non la porcheria generata dalla IA – sono ancora il posto migliore dove trovare contenuti di qualità. Dopo i libri e prima dei video e dei pocast (dei i quali scriverò articoli simili in futuro). Roba scritta da persone vere, che non devono per forza ballare davanti alla camera per avere un po’ della tua attenzione.

Roba che c’è voluta fatica per scriverla e per la quale magari ci vuole un po’ di fatica per leggerla. Ma porca vacca, roba onesta, si spera.

Ecco, io sono come te. Nonstante il lavoro e la famiglia, riesco comunque a perdere una valanga di ore a settimana a scrollare cazzate su Instagram e altre porcherie online. Prima lo facevo con Facebook.

Però ti giuro che quando mi si riconnette quell’unico neurone che mi è rimasto, chiudo lo schifo e apro una delle poche app utili che tengo nel mio cellulare: Feedly.

Ecco, in questo articolo ti spiego come funziona Feedly e quali blog seguo, sperando che tu mi possa suggerire qualche altra risorsa “nascosta” nel web. Già, perché ormai i blog scritti da gente in carne e ossa e che valga la pena di leggere sono sempre meno. Merce rara, insomma.

Feedly e la corsa contro il tempo

La mia situazione è questa: faccio il preside, ho un bimbo piccolo e ho appena aperto un blog (oltre a svariati altri hobby). Tradotto: ho circa 23 minuti al giorno di tempo libero, e 22 li uso per andare in bagno.

Risultato: leggere o consumare qualsiasi tipologia di contenuto informativo per me è una corsa contro il tempo. Non posso perderlo con le stronzate. Questo non significa che ci riesco sempre. Sono anche io come te: poco incline a rispettare le regole che mi sono dato, attirato sempre dal “new shiny object“, distratto. Insomma, in una parola: fancazzista.

È dura ma ci si prova.

Per questo ho bisogno di fonti affidabili. Gente che ha fatto quello di cui parla. Che ha i numeri per dimostrarlo. Che non cerca di vendermi niente se non buone idee.

E soprattutto: ho bisogno che queste informazioni arrivino tutte nello stesso posto, alla stessa ora, senza dover girare per 500 siti diversi.

Cercasi blog scritti da esseri umani

Il problema vero non è che mancano le informazioni. È che i blog – quelli veri – stanno sparendo.

Te lo dico con molta amarezza: la metà dei blog che leggevo 5 anni fa non esistono più. Gli autori hanno mollato, sono passati a fare altro, oppure si sono spostati su LinkedIn a scrivere post motivazionali del cazzo. Altri sono ancora online ma con l’ultimo aggiornamento che risale al 2019.

Soprattutto in certi settori. Prendi l’educazione: deserto. In particolare in lingua italiana. Non che ne conosca chissà quanti anche in lingua inglese, come vedrai sotto.

E quando trovi qualcosa, spesso è solo fuffa per venderti un corso (di solito per insegnarti a creare il tuo corso…). Siti che sembrano blog ma che in realtà esistono solo per farti comprare qualcosa.

Per questo la lista che vedrai tra poco è in costante aggiornamento (mentre scrivo, luglio 2025): tengo solo quello che vale davvero la pena, o che semplicemente esiste ancora. Cancello tutto il resto senza pietà. Con pochissime eccezioni.

OK, ma che cavolo è e come funziona sto Feedly?

Feedly è semplicemente un aggregatore di RSS. Se non sai cosa significa RSS, non ti preoccupare: è roba da nerd del 2005. In pratica, ogni blog ha un file invisibile che si chiama feed RSS. Quando l’autore del blog pubblica un articolo nuovo, quel file si aggiorna automaticamente. Feedly legge quel file e ti porta l’articolo nuovo sulla tua timeline. È un modo per “abbonarti” ai blog che ti interessano e ricevere tutti i nuovi articoli in un unico posto. Fine.

Naturalmente non ho sempre usato questa piattaforma. Le avrò provate praticamente tutte negli anni. Flipboard (bella l’idea, ma non mi ci sono mai trovato con il formato “magazine” di questa app), Google Reader (RIP!), Pocket (quando utilizzavo anche l’e-book reader della Kobo), per esempio. E sicuramente tante altre che sono entrate e uscite dal mio smartphone nel giro di qualche ora, o giorno al massimo.

Bene, per me Feedly è sempre stato gratis e continua ad esserlo tuttora. Considera che io lo utilizzo dal 2014… Ho notato, ahimè, (me ne sono accorto poco prima di scrivere questo articolo), che attualmente ci sono 3 piani a pagamento dell’applicazione, che offrono diversi limiti di feed da leggere. La versione gratuita offre al massimo 100 feed organizzati su massimo 3 categorie. Per me basta e avanza comunque. Se vuoi di più, paga la versione pro o cercati un’altra applicazione.

Cosa devi fare 

  • Scarichi l’app (gratis) o ti colleghi dal browser;
  • cerchi i blog che ti interessano nel web;
  • copia e incolla l’indirizzo web del blog sulla pagina “Follow Sources” di Feedly;
  • clicchi “segui/follow”, decidi la categoria dove vuoi metterlo e il gioco è fatto. Ogni volta che il blog pubblica un articolo nuovo, te lo ritrovi nella tua timeline di Feedly.

Io tendo a leggere gli articoli su Feedly almeno una volta al giorno, ma capita che ci siano periodi in cui lo utilizzo di più, o di meno. Spesso non verifico se uno specifico blog abbia scritto un nuovo articolo, ma clicco su “All Personal Feeds” e leggo quello che più mi ispira da lì.

Come funziona Feedly - i miei feed

Ah, per la gran parte dei blog è possibile leggere i nuovi articoli direttamente su Feedly. Io preferisco comunque cliccare sul titolo e aprire il sito originale del blog. Mi piace di più e non rischio di avere impaginazioni o rendering strani di grafiche che mi sballano la lettura.

Le mie categorie e i blog che seguo (luglio 2025)

Prima di scrivere questo articolo, su Feedly avevo una marea di categorie. Ora, per uniformarmi a te, plausibile nuovo utente che avrai a disposizione “solo” 3 categorie nella versione gratuita di Feedly, (dì la verità, sei un taccagno come me e non ti compreresti mai la versione pro, dico bene?) ho ridotto tutto a 3 categorie. Viva il minimalismo.

Per cui ecco le mie categorie e i blog che sto attualmente seguendo:

Categoria Economia e Finanza

  • Mr. Money Mustache: un informatico canadese che è andato in pensione a 30 anni e che spiega come vivere bene spendendo poco. Uno dei blog pilastri del movimento FIRE (Financial Independence Retire Early), del quale io non sono certo un adepto, ma che comunque è interessante leggere per i temi legati al risparmio e investimento. Anche se, come me, non tieni come orizzonte quello di smettere di lavorare entro dieci anni e vivere come un pezzente per il resto della vita. Ora pubblica pochissimi articoli all’anno e ha partecipato ad una serie su Netflix di discreto successo. Da leggere assolutamente:
  • Early Retirement Extreme: blog di Jacob Lund Fisker, ex astrofisico andato anche in lui “in pensione” in giovane età. Se Mr. Money Mustache è quello che ti convince a comprare una bicicletta invece dell’auto, Fisker è quello che ti spiega perché non hai bisogno né dell’auto né della bicicletta perché puoi andare a piedi. Mr. Money Mustacher risparmia il 50-60% del reddito, Jacob arrivava all’80%. Ha scritto anche un libro, molto famoso tra la comunità FIRE, Early Retirement Extreme. Devo ancora leggerlo, ma immagino ci saranno comunque ottimi consigli per risparmiare. Articoli che ho trovato interessanti, tra i tanti: tutti quelli che lui stesso mette nella sezione “21 day makeover” e “Most popular posts” in Home Page. Sempre in Home Page, c’è una sezione, “Blogroll”, con una lista di blog (per lo più sul FIRE) consigliati sempre da Fisker. Purtroppo rilevo anche in questo caso che qualcuno di quei blog non esiste più.
  • A Wealth of Common Sense di Ben Carlson e The Irrelevant Investor di Michael Batnick, il duo quasi perfetto della finanza online, cioè: professionisti che lavorano nel campo (entrambi lavorano per la società di consulenza Ritholtz Wealth Management) ma:
    1. sono simpatici, cosa non scontata nel mondo della finanza;
    2. non se la tirano, cosa non scontata nel mondo della finanza;
    3. spiegano con parole non difficili (ma neanche iper-semplificando) perché i mercati sono complessi ma le soluzioni devono essere semplici;
    4. non parlano solo di FIRE;
    5. conducono un podcast – Animal Spirit – che per me è una goduria ascoltare settimanalmente.

Dei loro rispettivi blog vi consiglio giusto un paio di articoli ciascuno, tanto per assaggiarne lo stile:

  • Finanza Cafona, The Italian Leather Sofa e Salto Mentale, rispettivamente di Vittorio, Nicola e Calt. 3 blog di autori diversi che hanno dato vita ad un podcast fantastico: Too Big To Fail. Per me un’ancora di salvezza dopo la fine di Incassaforte e del podcast collegato. Utile, simpatico e zero bullshit. Ne parlerò nell’articolo sui podcast. I loro blog hanno 3 direzioni leggermente diverse: Finanza Cafona (lo ammetto, il mio preferito tra i 3) è un blog con uno stile unico con il quale mi trovo molto in sintonia; The Italian Leather Sofa contiene spiegazioni più tecniche e formali (oltre che essere scritto in inglese); Salto Mentale non è un blog di sola finanza, ma racconta anche e soprattutto argomenti legati alla crescita personale e altro (esperienze di genitorialità ad es.). Questi 3 blog fanno parte delle poche risorse di qualità scritte da italiani. Aggiungi i 3 blog a Feedly e abbonati al podcast Too Big To Fail.
    Alcuni articoli tra i tanti che meritano una lettura:
  • JL Collins: autore del libro The Simple Path To Wealth, altro “classico” della finanza personale. Di fatto è il tizio di cui seguo, abbastanza per caso e probabilmente non lo farò per sempre, la filosofia di investimento (Attenzione: alto profilo di rischio). Vale a dire, semplificando ma neanche troppo: mentre lavori, 100% azionario. Quando vai in pensione, mix azioni/obbligazioni. Troppo semplice? A me piace il troppo semplice. 2-3 articoli da leggere, dopo averlo followato su Feedly:
  • Of Dollars And Data: Nick Maggiulli, un altro che lavora da Ritholtz Wealth Management, come gli autori di A Wealth of Common Sense e The Irrelevant Investor, vedi su. Idee principali, spiegate in 3 suoi articoli, presi ad esempio:
    • Saving is For the Poor, Investing is For the Rich: quando hai pochi soldi, risparmiare 100 euro fa la differenza. Quando hai un milione investito, il 10% di variazione del mercato ti fa guadagnare o perdere 100.000 euro.
    • Even God Couldn’t Beat Dollar-Cost Averaging: daje. Oggettivamente il miglior titolo mai creato per un blog post. E comunque, a parte l’ironia, in questo articolo Maggiulli spiega attraverso i dati perché anche con una strategia perfetta (comprare sempre ai minimi, vendere sempre ai massimi) applicata alla perfezione, i guadagni rispetto al Dollar-cost-averaging siano statisticamente – e storicamente – molto improbabili;
    • The Problem With Most Financial Advice: riassumo. La finanza personale è… personale. Non esiste il “consiglio universale” in tema di soldi.

Honorable mentions nella categoria Finanza Personale:

  • Millennial Revolution: altro blog sul FIRE. Ok, mi ci sono iscritto attirato dal titolo, ma gli articoli non sono male;
  • Budgets Are Sexy: J. Money, che ha pubblicato ogni mese il suo patrimonio netto fino a diventare milionario. Il blog è stato venduto e ricomprato, ma l’autore continua a rendere “sexy” i budget con con il suo stile ironico che a me piace molto,
  • Retire by 40: altro blog sul FIRE. Questa volta di un ingegnere ritiratosi a 38 anni per diventare papà a tempo pieno e blogger. Aggiornamenti abbastanza interessanti e condizione di vita oggettivamente molto “relatable”…;
  • The Best Interest: analisi approfondite usando storie quotidiane per spiegare concetti complessi. Bello, bello, bello.
  • Phastidio.net: blog di Mario Seminerio, autore di un podcast omonimo e che seguivo volentieri in radio ai tempi de “I conti della belva” su Radio24, e “Le Belve” su Radio Capital, insieme a Oscar Giannino, Carlo Alberto Carnevale Maffé e Renato Cifarelli (ora loro tre hanno continuato con il Podcast Don Chisciotte, ma Mario Seminerio non c’è più. Perchè?!?). Le analisi pungenti di Mario sono quella dose di acido realismo che allietano la mia settimana. Severo ma giusto.
  • Lavoce.info: non un blog, ma praticamente un giornale, o meglio, come scrivono loro nella sezione “Chi Siamo” un sito di informazione economica che si ispira a tre principi: 1. indipendenza 2. Eccellenza/professionalità 3. Gratuità. Io dico solo due cose: GRAZIE al sito e, se non sapete a quale associazione dare il vostro 5 per mille in dichiarazione dei redditi, datelo a lavoce.info.

Categoria Educazione

Lo ammetto, qui ho poca roba. Ho terribilmente poca roba. Ho così poca roba che penso di eliminare questa categoria, buttare tutto dentro la terza (“Universo, Vita e Tutto Quanto”) ed eventualmente sdoppiare quella (ad esempio creando la categoria “Crescita personale”. Consigli accettati, comunque).

Allora, le poche cose che ti elenco sono tutte in lingua inglese. In italiano non leggo nulla (a parte un paio di riviste specializzate) e forse non c’è nulla. Almeno che io conosca e che consideri… decente.

  • Cult of Pedagogy: blog creato da Jennifer Gonzalez, ex insegnante nelle scuole medie americane. Un blog con buoni consigli pratici, tipo come far star zitti i ragazzini senza urlare, come gestire i genitori romp*** e come non impazzire con la valutazione. Naturalmente ora mi interessano un po’ di meno gli articoli relativi a “classroom management” e leggo più volentieri quelli sulla leadership.
  • Dangerously Irrelevant: Scott McLeod è un professore universitario che si occupa di leadership educativa e tecnologia. Nulla di particolarmente attinente per un dirigente scolastico italiano, però mi piace leggere delle conferenze che tiene o a cui partecipa in tutto il mondo e anche le sue recensioni di libri letti (tra cui fantasy, che non c’entra una mazza, però ci sta.)
  • EdSurge: semplicemente una testata specializzata sull’educazione, americocentrica, naturalmente.
  • NPR Education: altra sezione di una testata giornalistica focalizzata sul sistema scolastico americano.
  • The Hechinger Report: altra testata etc etc… La cosa più bella di questo sito però è il tool Tuition Tracker, che ti dice quanto costa davvero un’università americana (spoiler: sempre troppo). Così io e mia moglie ci facciamo un’idea se mai il pargolo un giorno volesse andare a studiare negli States. Che poi magari vorrà aprirsi un’officina meccanica qua in paese, chi lo sa…
  • Edutopia: questo è un sito che non sono mai riuscito ad aggiungere con il suo RSS su Feedly, non so perché. Però è un progetto che merita, se non altro perché è stato creato da George Lucas (sì, quello di Star Wars). Articoli ben scritti e video professionali. E poi coprono tutto: inclusività, gestione della classe, innovazione didattica, leadership educativa. Se dovessi scegliere un solo blog tra i pochi che ho elencato qui, sceglerei sicuramente Edutopia.

Categoria Universo, Vita e Tutto Quanto

Tutto quello che non è né finanza né educazione. C’è un po’ di roba di crescita personale, filosofia, management, produttività. Tutto il resto insomma… Ne faccio una breve carrellata.

  • Different Glasses: Filosofia e un invito a vedere la realtà attraverso “lenti diverse”. Una boccata d’aria fresca ad ogni nuovo articolo.
  • Farnam Street – Modelli mentali e decision-making da parte di Shane Parrish, New York Times bestseller con il suo libro “Clear Thinking”. Non l’ho ancora letto, leggerò.
  • More to That – Filosofia di vita con illustrazioni fighe. Lawrence Yeo prende concetti complessi (soldi, felicità, morte) e te li serve in formato cartoon. Geniale. Il più delle volte.
  • Nesslabs – Produttività mindful e neuroscienze di Anne-Laure Le Cunff.
  • Pluralistic – Link infinti da parte di Cory Doctorow. Brillante e deprimente allo stesso tempo. A volte alcuni link rimandano a contenuti dietro paywall. Però mi ha fatto scopire un sacco di roba.
  • Raptitude – Filosofia di David Cain che trasforma situazioni normalissime (docce fredde, riparare cose rotte) in lezioni di vita profonde. Zen pratico.
  • Scriptorium Philosophia – Professore di filosofia che racconta a modo suo il sistema accademico. Cattivo ma onesto.
  • Cal Newport – Deep work e produttività. Autore famosissimo che però io devo ancora affrontare.
  • Anand Sanwal – Imprenditore indiano che ha un’idea tutta sua di scuola. Lo sto ancora approfondendo in questo periodo. Non rientra nella categoria educazione perché di fatto è più un blog sull’imprenditorialità. Devo dire che mi sta attraendo molto… Uno dei suoi post sulla scuola: The Problem With School Might Be… Parents. 30 minuti di applausi.
  • David Perell – Blog della scrittura online e ambassador del “building in public”. Quando avrò intenzione di pubblicare il mio libro da un fantamiliardo di copie lo rileggerò con calma e comprerò il suo corso. Intanto i suoi articoli mi piacciono.
  • Derek Sivers – “I’ve been a musician, circus performer, entrepreneur, and speaker.” Serve altro…?
  • Sloww – Slow living e minimalismo. A me fa innvervosire leggere ste robe ma il sito è strapieno di articoli interessanti e approfonditi.

Consigli di lettura ben accettati

Nei prossimi articoli della sezione “Risorse” ti parlerò dei podcast che ascolto, i canali Youtube a cui sono abbonato, i libri che ho letto o che sto leggendo. Insomma: ti mostrerò tutti i miei spacciatori.

Consigli accettati: se conosci blog fighi che non ho menzionato da aggiungere a Feedly (ce ne saranno altri 1000 almeno), scrivimelo nei commenti. Sono sempre in cerca di nuove fonti che non siano l’ennesima marchetta o robaccia AI. Ah, e possibilmente blog non già defunti, grazie.

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